Cos’è l’Autismo
Introduzione
L’autismo, noto anche come Disturbo dello Spettro Autistico (ASD – Autism Spectrum Disorder), è una condizione neurologica che influisce sul modo in cui una persona percepisce e interagisce con il mondo. Si chiama “spettro” perché si manifesta in modo molto variabile da individuo a individuo, con livelli diversi di supporto necessario e caratteristiche uniche.
Un concetto fondamentale legato all’autismo è quello di neurodiversità, che riconosce le differenze nel funzionamento del cervello come una parte naturale della variabilità umana, piuttosto che un’anomalia da correggere.
Definizione e Caratteristiche Principali
L’autismo è caratterizzato da una serie di elementi distintivi che possono variare in intensità:
- Difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale: alcune persone autistiche possono avere difficoltà a comprendere segnali non verbali, come espressioni facciali o toni di voce, e a instaurare conversazioni fluide.
- Comportamenti ripetitivi e interessi ristretti: molte persone nello spettro mostrano un forte attaccamento a routine e sviluppano interessi molto focalizzati su determinati argomenti.
- Differente elaborazione sensoriale: alcune persone autistiche possono essere particolarmente sensibili a suoni, luci o consistenze, mentre altre possono avere una ridotta percezione di alcuni stimoli.
L’autismo può presentarsi in combinazione con altre condizioni, come deficit dell’attenzione, disturbi del linguaggio o epilessia.
Breve Storia e Sviluppo delle Conoscenze sull’Autismo
Le prime descrizioni dell’autismo risalgono agli anni ’40 grazie a due studiosi:
- Leo Kanner (1943): descrisse un gruppo di bambini con difficoltà marcate nella comunicazione e nelle relazioni sociali, introducendo il concetto di “autismo infantile precoce”.
- Hans Asperger (1944): individuò una condizione simile, ma con minori difficoltà linguistiche, che successivamente fu chiamata Sindrome di Asperger (oggi integrata nello spettro autistico).
Nel corso degli anni, la comprensione dell’autismo è molto cambiata: se un tempo si pensava fosse una condizione rara e causata da fattori psicologici, oggi sappiamo che si tratta di una neurovariazione diffusa, con basi prevalentemente genetiche.
Autismo ad Alto e Basso Funzionamento
La distinzione tra autismo ad alto funzionamento e autismo a basso funzionamento è stata usata per molto tempo, ma oggi è considerata imprecisa e superata.
- Autismo ad alto funzionamento: indica persone nello spettro con buone capacità cognitive e linguistiche, che riescono a vivere in modo autonomo ma possono comunque avere difficoltà sociali o sensoriali.
- Autismo a basso funzionamento: si riferisce a persone con difficoltà cognitive significative e con una necessità elevata di supporto nella vita quotidiana.
Oggi si preferisce parlare di livelli di supporto, come definito nel DSM-5, per evitare semplificazioni e riconoscere la complessità delle diverse esigenze individuali.
